La perfetta dispensa di alimenti: organizzare le scorte e gestire gli avanzi

Organizzare la dispensa in un'abitazione non significa solamente saper fare la spesa, ma capire quali sono gli alimenti base, quali quelli a lunga conservazione e cosa mettere negli scaffali, nel frigo o nel freezer.

Una mamma imperfetta, scena del film al supermercato Ai giorni nostri, in cui si ha sempre poco tempo per qualsiasi cosa, si cerca in tutte le maniere di ottimizzare le giornate in modo da poter fare quante più cose possibili. Accade così che la spesa non si fa più tutti i giorni come facevano le nostre nonne. Non si esce più di casa la mattina presto per acquistare i soli ingredienti freschi necessari ai pasti della giornata, adesso ci si organizza, tranne eccezioni, dedicando un giorno a settimana a questo scopo e creando delle riserve nei nostri frigo e dispense. Ciò permette di risparmiare tempo e di arrivare a casa per preparare direttamente i pasti giornalieri o, addirittura, cucinare anche per i pasti successivi sapendo di non avere abbastanza tempo.

Ma ci siamo mai chiesti qualcosa sulle regole di conservazione dei cibi, che compriamo o che prepariamo, al fine di non vederci costretti, dopo qualche giorno, a buttarne gran parte nel cestino dell'immondizia?

Si parla tanto di evitare gli sprechi, ciò potrebbe infatti permettere un notevole risparmio, sia in ambito economico che in quello alimentare. Pensate che in media un individuo che utilizza solo stoviglie di carta o plastica spende dai 70 ai 100 euro l'anno in più rispetto a chi invece sceglie di lavare piatti e bicchieri in ceramica o vetro. Per non parlare della notevole produzione di rifiuti.

Ciò accade anche con il cibo e la differenza può essere riassunta in un esempio: Marta e Agata comprano un sedano a testa. Marta utilizza solo la parte terminale per un'insalata mentre Agata utilizza la parte più tenera per un cruditè, il resto del gambo per un trito per soffritto e le foglie per un decotto. Maria ha prodotto rifiuti (senza inquinare) e ha buttato il 60% di quello che ha pagato, Agata ha ottimizzato al massimo la sua spesa.

Il discorso "risparmio" ovviamente è molto ampio e va approfondito solamente dopo alcune basi. Vi proponiamo per iniziare alcuni utili suggerimenti:

  1. Diciamo subito che se non si fa la spesa tutti i giorni, quello che secondo noi non dovrebbero mai mancare a casa sono alcuni alimenti base utili per una moltitudine di preparazioni: farina (qualsiasi tipo), zucchero, latte (anche veg), uova, olio (meglio se d'oliva), aceto, sale, limoni, pomodori (anche pelati in lattina), patate, cipolle, legumi secchi, spezie varie (cannella, zenzero, curcuma, pepe, aglio disidratato), bicarbonato (da utilizzare al posto del lievito in polvere per torte salate o dolci). Barattoli e contenitori per la conservazione degli alimenti

    Con questi ingredienti si può preparare infatti un menù completo: PRIMO (gnocchi di farina), SECONDO: (frittata con patate e cipolla), CONTORNO (insalata di pomodori), DOLCE (crostata senza uova e senza burro)... ah ma anche uno splendido EXTRA da utilizzare come antipasto (pizza in padella).

  2. Ricordiamoci che gli alimenti confezionati in genere vanno conservati in frigo o dispensa rispettando le regole sulla data di scadenza indicata dal produttore. Un consiglio è quello di fare particolarmente attenzione durante l'acquisto, sia alle etichette degli ingredienti, sia alle offerte 3x2 in quanto spesso si tratta di prodotti vicino alla scadenza. Quindi SAPER COMPARE significa leggere gli ingredienti, controllare la scadenza, saper bilanciare costi e qualità e non caricarsi di alimenti deperibili in quantità eccessiva in modo da non dover buttare dopo una settimana ingredienti che non si è potuto consumare.
  3. Per piatti pronti fatti in casa, o per gli avanzi, sarebbe meglio seguire alcune regole generali:
      Dispensa ben organizzata
    • Il cibo cucinato dovrebbe essere messo in frigo o congelato entro 2 ore (solo un'ora se fa caldo) questo è il tempo massimo prima che inizi la proliferazione batterica. Nel caso il cibo cotto resti fuori più tempo conviene sempre riscaldarlo di nuovo, almeno 70° per 2 minuti (il calore interviene nel rallentare la proliferazione batterica).
    • Se gli alimenti cotti o gli avanzi vengono conservati in frigo è sempre meglio coprirli e consumarli al massimo entro un paio di giorni.
    • Buona regola è anche osservare il colore e sentire l'odore del cibo conservato per capire se può essere ancora commestibile.
    • Se si tratta di alimenti per bambini meglio evitare di conservare gli avanzi.
  4. Per quanto riguarda i prodotti freschi, quali verdure e frutta, è conveniente sempre prendere prodotti di stagione (meglio a km 0) e tenerli in frigo o comunque al fresco il meno tempo possibile dalla raccolta o comunque dall'acquisto al fine di preservare le proprietà organolettiche e le vitamine in essi contenute. Di seguito elenchiamo i tempi e i modi di conservazione di alcuni prodotti:

Frutta e verdura varia
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