Vi sono tantissimi pensieri diffusi ed errati per quanto riguarda la digestione dei cibi che assumiamo giornalmente, proviamo a chiarire un po' le idee.
"Prima digestio fit in ore", ovvero "il processo digestivo inizia dalla bocca". Non è un segreto, la cultura dei latini era già così ampia che loro stessi avevano compreso molti meccanismi del sano vivere, come le buoni abitudini a tavola, la lavorazione di alcuni cibi e anche alcuni processi corporei che poi la scienza ha approfondito fino ad arrivare ai giorni.
Se ripercorriamo la storia dell'essere umano, ci possiamo rendere conto di quanto certi periodi siano stati caratterizzati da abbondanza e ricchezza (anche nelle tavole) mentre altri siano stati poveri e pieni di stenti, come periodi bellici o periodi in cui vi era il ritorno alla natura, alla ruralità e alla frugalità.
Contrariamente a quanto si possa pensare, dobbiamo più apprezzare e fare riferimento ai "periodi poveri" piottosto che a quelli abbondanti, in quanto la semplicità e la selezione degli alimenti ha portato l'uomo ad apprezzare il singolo ingrediente e a valorizzarlo in tutte le sue qualità.
Anche i famosi e tanto amati "anni '90" non sono stati di buon esempio in quanto la globalizzazione avanzata e il consumismo incalzante ha completamente stravolto le nostre abitudini alimentari: merendine di ogni tipo, pasti già pronti solo da scongelare, pizze belle e fatte solo da mettere in forno, patatine prefritte di ogni gusto. Tutto facilmente accessibile sia in termini economici sia in termini di disponibilità fisica (bastava un supermercato vicino casa per comprare tutto e subito).
Oggi le cose sono differenti, vi è maggiore consapevolezza di ciò che mangiamo, più informazione circa ingredienti km0, sappiamo distinguere (forse) un "mix di roba" da una combinazione alimentare equilibrata in cui riusciamo a distinguere bene i sapori e riusciamo quasi a sentire l'apparato digerente dire "grazie!". Purtroppo però, parallelamente a questa condizione di consapevolezza (che a volte sfocia nell'arroganza più ignorante), vi è una nuova tendenza al cambiamento a causa di blogger "pasticcioni" che invitano l'utente a mischiare i sapori più disparati e pub o ristorantini in cui vince il panino "porcarioso" (ovvero più caotico e pieno di ingredienti saporiti) o la pizza più carica di ingredienti di dubbia provenienza.
Le cose da sapere per mangiare bene e vivere in modo sano sono moltissime ed è per questo che professionisti dedicano molti anni di studio per poter aiutare chi ha bisogno nel proprio percorso di crescita personale al fine di migliorare lo stile di vita. Il semplice utente, la mamma di famiglia, l'insegnante di scuola e chi "si ama" non hanno bisogno di molte informazioni, ma soltanto di alcune regole basilari che aiutano a prendere la strada corretta al fine di assumere i giusti nutrienti e digerire in modo lineare senza dover ricorrere a medicinali contro il reflusso o la gastrite.
Una buona, lenta e corretta masticazione aiuta il processo digestivo
Sminuzzare il cibo (lentamente e con attenzione) lo rende più facilmente assimilabile mentre una corretta insalivazione permette di bagnare e rendere scivoloso il "bolo" che poi andrà inghiottito. Ma la saliva non è da considerare un semplice liquido in quanto essa è ricca di enzimi digestivi che vengono prodotti in modalità e quantità differenti in base al tipo di cibo (o combinazione di essi) che vengono introdotti in bocca. Ad esempio se mastichiamo carboidrati complessi (pane, pasta o riso), l'ambiente sarà alcalino e la saliva si arricchirà di ptialina che permetterà di rendere il tutto più digeribile. Se si comincia invece a mangiare carne, l'ambiente cambierà, sarà più acido e quindi la saliva produrrà enzimi differenti. E se mangiamo pasta con il ragù? L'organismo inizierà a far più fatica ma sarà in grado di valutare se il pH sarà più acido o più alcalino e si adeguerà di conseguenza.
Semplicità del pasto
Giorni di festa a parte, il nostro pasto quotidiano deve essere semplice, selezionare gli alimenti che si desidera mangiare è l'arma vincente di qualsiasi essere vivente. L'onnivoro non esiste, esiste un essere senziente capace di semplificare il singolo pasto al fine di aver, a fine giornata, assunto tutti gli elementi che servono alla sua salute (carboidrati, proteine, vitamine, oligominerali, grassi, ...).
Qualità e genuinità
Non basta che un pasto sia semplice per essere digeribile, esso dev'essere anche qualitativamente buono e genuino. E' infatti più digeribile un frutto acerbo o un frutto che ha raggiunto la maturazione? E' più digeribile un cavolfiore del nostro orto o quello proveniente da qualche coltivazione intensiva dove si utilizzano OGM o pesticidi? Per non parlare anche della differenza di sapore tra una e l'altra alternativa. Ovviamente non è sempre facile curare un orto o avere un fornitore di fiducia di carne, pesce e verdura, ma spendere quel tempo in più nel selezionare bene la nostra spesa ci farà risparmiare sicuramenete in visite mediche e farmaci.

L'abbondanza non è sinonimo di ricchezza
Per il nostro organismo "ricchezza" significa gustare un pasto ben porzionato ed equilibrato nei sapori e negli abbinamenti e non mettere a tavola, sia a pranzo che a cena, primo, secondo e dolce. Quest'ultima opzione, tanto amata da mamme premurose e nonne amorevoli, crea solo un gran caos al nostro sistema digestivo che inizierà a non assimilare bene inviando campanelli d'allarme che potrebbero terminare in bruciori di stomaco o, peggio, in patologie da dover poi trattare.
Il post pasto
Non sdraiarsi, non sedersi troppo "comodi" davanti la tv, non iniziare subito un'attività fisica, non introdurre altri cibi prima di 2-3 ore, non fare il bagno in acqua fredda... e tutto andrà liscio! Se vi state ancora chiedendo il perchè, la spiegazione è semplice: durante la digestione vi è un maggiore afflusso di sangue verso gli organi preposti alla digestione, quindi è normale sentire più freddo, sonno e debolezza. Se decidiamo di fare qualcosa (sport o bagno freddo) che richiede afflusso di sangue in altre parti del nostro corpo, si creerà uno scompenso pericoloso e di conseguenza non si digerirà bene.
Per una visione più chiara leggi il nostro articolo sui tempi di digestione dei vari alimenti.
Cinque semplicissime regole da tenere a mente per digerire meglio, assimilare alla perfezione il cibo e i suoi nutrienti, andare in modo regolare di corpo e non andare incontro a dimagrimenti repentini o obesità incontrollata. Ovviamente questi 5 punti sono solo la base per poter vivere meglio, ma comprenderli in pieno rappresenterà già un grandissimo passo avanti per i bambini in via di sviluppo e gli adulti con metabolismi più lenti.